La storia di
Saint Jean du Barroux
Un’avventura vinicola nata nel 2003 per mano del carismatico Philippe Gimel; biodiversità, agricoltura biologica e terroir sono le parole d’ordine.


Una sola regola vige in cantina: non ci sono regole, eccetto l’umiltà
Circa 19 ettari di vigna, circondati dal bosco, autore di un microclima davvero invidiabile, piante di 45 anni di età disposte su terrazze che affondano le radici su suoli di argilla, accarezzate giorno e notte da brezze fresche.
L’anima di questa realtà vinicola pura e artigianale è Philippe Gimel, laureato in Enologia e forte di numerose esperienze sul campo nelle regioni vitivinicole più rinomate di Francia.
Per fare un vino buono basta poco qui: raccogliere le uve a perfetta maturazione, allevarle in regime biologico mantenendo viva la natura e trasferire l’autenticità iniziale del succo d’uva nella bottiglia.

Saint Jean du Barroux